14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5848 del 6 febbraio 2013
Testo massima n. 1
In tema di infedeltà a seguito di dazione o promessa di utilità, il nocumento per la società da cui dipende la sussistenza del reato consiste nella lesione di qualsiasi interesse della medesima suscettibile di valutazione economica e non si risolve pertanto nella causazione di un immediato danno patrimoniale. [ Fattispecie in cui è stata riconosciuta la determinazione di un nocumento nella lesione dell’immagine e della reputazione di un istituto bancario ].
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Testo massima n. 2
L’atto il cui compimento o la cui omissione integra il delitto di infedeltà a seguito di dazione o promessa di utilità [ art. 2635 cod. civ. ] può essere costituito anche da un parere ovvero dal voto espresso ai fini della formazione della delibera di un organo collegiale della società.
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