14 Mag Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 37363 del 10 novembre 2006
Testo massima n. 1
Il rigetto dell’istanza di sostituzione della misura cautelare con altra meno afflittiva, implica per il giudice l’obbligo di motivare accertando in concreto e, quindi, in termini puntuali e specifici, se ricorrano le specifiche situazioni che, in relazione alla gravità del fatto nonché alla natura ed al grado delle esigenze cautelari, rendono imprescindibile ed inevitabile la necessità di adottare e mantenere la misura cautelare più grave, dando conto, con criteri logici e di plausibile persuasività, delle ragioni giustificative di un provvedimento che, in nome di esigenze cautelari non altrimenti realizzabili, sacrifica la libertà personale dell’indagato nella misura massima possibile. [ Nella fattispecie, relativa al rigetto dell’istanza di sostituzione della custodia cautelare in carcere imposta al soggetto trovato in possesso di circa duecento grammi di cocaina, la Corte ha accolto il ricorso sul presupposto della mancato esame da parte del Gip dell’incensuratezza del prevenuto e della sua concreta collaborazione alle indagini ].
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