14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5601 del 4 dicembre 1996
Testo massima n. 1
La pronuncia di sentenza di appello che confermi la condanna di primo grado per un reato derubricato rispetto a quello contestato [ nella specie lesioni aggravate in luogo di omicidio volontario ] costituisce un fatto nuovo ai fini della valutazione dell’adeguatezza della misura cautelare e della persistenza delle esigenze di cautela, giacché si tratta di circostanza direttamente inerente allo sviluppo del processo e, come tale, astrattamente idonea a influire, congiuntamente all’elemento legato al decorso del tempo, sulla consistenza delle esigenze cautelari e a giustificare un nuovo esame non soggetto alla preclusione derivante da precedente decisione sulla libertà assunta prima della sentenza di secondo grado. [ Fattispecie in tema di istanza di revoca degli arresti domiciliari, il cui esame era stato erroneamente ritenuto precluso dal giudice di merito per effetto del giudicato cautelare ].
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