14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 10304 del 28 maggio 2004
Testo massima n. 1
Costituiscono lido e spiaggia, e come tali sono comprese nel demanio marittimo, ai sensi degli artt. 822 c.c. e 28 cod. nav, la striscia di terreno immediatamente a contatto con il mare, e comunque coinvolta dallo spostamento delle sue acque, tenuto conto anche delle maree, nonché quell’ulteriore porzione, fra detta striscia e l’entroterra, che venga concretamente interessata dalle esigenze di pubblico uso del mare.
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Testo massima n. 2
Per stabilire se un’area rivierasca debba o meno essere considerata appartenente al demanio marittimo, mentre risulta indifferente la natura geografica del terreno, sono decisive le seguenti circostanze: 1 ] che l’area sia normalmente coperta dalle mareggiate ordinarie; 2 ] che, sebbene non sottoposta a mareggiate ordinarie, sia stata in antico sommersa e tuttora utilizzabile per uso marittimo; 3 ] che, comunque, il bene sia necessariamente adibito ad usi attinenti alla navigazione [ accesso, approdo, tirata in secco di natanti, operazioni attinenti alla pesca da terra, operazioni di balneazione ] anche solo allo stato potenziale.
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