14 Mag Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2230 del 2 luglio 1996
Testo massima n. 1
Le dichiarazioni spontanee rese dall’indagato ai sensi dell’art. 350, comma 7, c.p.p., se assunte senza il difensore, non sono utilizzabili ai fini del giudizio [ salvo quanto previsto dall’art. 503, comma 3, c.p.p. ] e, quindi, non hanno rilevanza probatoria ai fini della decisione, ma possono essere utilizzate nella fase delle indagini preliminari; ne consegue che possono ritualmente essere poste a fondamento della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell’applicazione di una misura cautelare.
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