14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4148 del 21 novembre 1994
Testo massima n. 1
Ai fini dell’applicazione della custodia cautelare in carcere l’indicazione di una persona come «uomo d’onore» può costituire indizio consistente di partecipazione ad associazione di stampo mafioso. Infatti l’affiliazione a «cosa nostra», data la natura totalizzante di tale organizzazione, implica necessariamente l’effettivo far parte della medesima con accettazione delle sue regole e finalità al fine di ampliarne la sfera di influenza e di favorirne la realizzazione delittuosa con la permanente messa a disposizione della propria attività: conseguentemente per l’integrazione della fattispecie associativa di cui all’art. 416 bis c.p. non occorre che ogni partecipe si renda protagonista di specifici atti delittuosi attraverso i quali il sodalizio raggiunge i suoi scopi
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