14 Mag Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3259 del 16 marzo 1998
Testo massima n. 1
Il certificato medico attestante le tracce di un reato riscontrate sul corpo della persona offesa [ nella specie trattavasi di tracce riconducibili a violenza sessuale su minore ], è legittimamente utilizzabile quale prova documentale ai sensi dell’art. 234 c.p.p.
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Testo massima n. 2
Il certificato medico rilasciato dal pronto soccorso, ed attestante le lesioni riportate, non è verbale di atto compiuto dalla polizia giudiziaria ed inseribile nel fascicolo del dibattimento quale atto irripetibile, ma ha natura di documento acquisibile ex art. 234 c.p.p.
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