14 Mag Cassazione penale Sez. Unite sentenza n. 24 del 14 gennaio 1994
Testo massima n. 1
Il divieto di sequestrare presso i difensori «carte o documenti relativi all’oggetto della difesa, salvo che costituiscano corpo del reato», previsto dall’art. 103, secondo comma, c.p.p., non è limitato all’ipotesi in cui il sequestro è disposto nell’ambito dello stesso procedimento in cui si svolge l’attività difensiva o all’ipotesi in cui questa sia ancora in corso, ed opera, quindi, anche nel caso in cui tale attività concerna un procedimento diverso. Inoltre, mentre per le ispezioni e per le perquisizioni la «garanzia» prevista dal citato articolo è collegata ai locali dell’ufficio, per i sequestri [ così come avviene anche per le intercettazioni e per il controllo della corrispondenza ] la lettera del secondo comma, con le parole iniziali [ «presso i difensori» ], mostra che la garanzia è collegata direttamente alle persone [ difensori e consulenti tecnici ], sicché il divieto opera anche quando l’attività diretta al sequestro si svolge in luogo diverso dall’ufficio.
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