14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 23189 del 17 dicembre 2012
Testo massima n. 1
In tema di distanze legali tra fabbricati, l’art. 873 c.c., nello stabilire per le costruzioni su fondi finitimi la distanza minima di tre metri dal confine o quella maggiore fissata dai regolamenti locali, va interpretato, in relazione all’interesse tutelato dalla norma, nel senso che la nozione di “costruzione” comprende qualsiasi manufatto avente caratteristiche di consistenza e stabilità, o che emerga in modo sensibile dal suolo e che, per la sua consistenza, abbia l’idoneità a creare intercapedini pregiudizievoli alla sicurezza ed alla salubrità del godimento della proprietà. [ Nella specie, è stata considerata “costruzione” una rampa aerea, con uno scivolo carraio, pur fungendo gli stessi solo da copertura a un edificio sottostante posto a quota inferiore rispetto all’altro fondo, in quanto eccedenti la pura necessità di contenere il terreno più elevato, e perciò espressione di un’opzione ulteriore di tipo architettonico ].
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