14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 15766 del 12 luglio 2006
Testo massima n. 1
In tema di prescrizione, con riferimento alla idoneità degli atti ad acquisire efficacia interruttiva, va affermato che l’atto di interruzione della prescrizione non deve necessariamente consistere «in una richiesta o intimazione» [ essendo questa una caratteristica riconducibile all’istituto della costituzione in mora ], ma può anche emergere da una dichiarazione che, esplicitamente o per implicito, manifesti, puramente e semplicemente, l’intenzione di esercitare il diritto spettante al dichiarante, in tal guisa dovendosi interpretare estensivamente il disposto dell’articolo 2943, comma quarto, c.c., in sinergia ermeneutica con la più generale norma dettata, in tema di prescrizione, dall’articolo 2934 c.c. [ Nella specie la S.C., sulla base dell’enunciato principio, ha accolto il ricorso del danneggiato da un sinistro stradale avverso la sentenza di appello che aveva escluso l’efficacia interruttiva della prescrizione di una missiva da lui inviata alla compagnia di assicurazioni del danneggiante, in quanto essa contenuta solo «una semplice offerta di soluzione stragiudiziale della controversia, e non anche una intimazione o richiesta di adempimenti» ].
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