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Cassazione civile Sez. Lavoro sentenza n. 15343 del 30 giugno 2009

Cassazione civile Sez. Lavoro sentenza n. 15343 del 30 giugno 2009

Testo massima n. 1

In relazione al principio per cui l’autorità del giudicato copre il dedotto e il deducibile, e cioè non solo le ragioni giuridiche fatte valere in giudizio [ giudicato esplicito ] ma anche tutte le altre – proponibili sia in via di azione che di eccezione – le quali, sebbene non dedotte specificamente si caratterizzano per la loro comune inerenza ai fatti costitutivi delle pretese anteriormente svolte [ giudicato implicito ], qualora si sia formato il giudicato sull’insussistenza di un diritto di credito [ nella specie relativo ai compensi dovuti dall’A.U.S.L. ad un medico a titolo di rimborso spese e di indennità forfettaria a copertura del rischio per avviamento professionale ], deve ritenersi preclusa una seconda pronuncia relativa a tale diritto, sia pure in relazione a diversa voce di credito [ nella specie spese a titolo di produzione del reddito ], determinata in base a circostanze e criteri diversi da quelli posti a base dell’anteriore statuizione; né detta voce può essere riconosciuta a titolo di arricchimento senza causa, posto che anche la relativa azione deve ritenersi coperta dal giudicato formatosi sull’azione sostanziale relativa al medesimo oggetto, anche richiesto ad un diverso titolo.

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