14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 24037 del 13 novembre 2009
Testo massima n. 1
In tema di società, il nuovo testo dell’art. 2495 c.c., introdotto dall’art. 4 del D.L.vo n. 6 del 2003, secondo il quale la cancellazione dal registro delle imprese determina, contrariamente al passato, l’estinzione della società, si applica anche alle società di persone, nonostante la prescrizione normativa faccia riferimento esclusivamente a quelle di capitali e alle società cooperative. Detta norma, avendo funzione ricognitiva, è retroattiva, trovando applicazione anche in ordine alle cancellazioni intervenute anteriormente all’entrata in vigore delle modifiche introdotte dal citato D.L.vo n. 6 del 2003.
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Testo massima n. 2
L’indennità di avviamento prevista dall’art. 34 della L. n. 392 del 1978. non costituisce, diversamente dai canoni di locazione, una prestazione da corrispondersi periodicamente ma un credito legato alla presenza di determinati presupposti e da estinguersi in unica soluzione, onde il relativo diritto non è soggetto al termine di prescrizione di cui all’art. 2948 n. 3 c.c., ma a quello ordinario decennale, previsto dall’art. 2946 c.c., la cui applicazione può avere luogo anche d’ufficio, posto che grava sulla parte che eccepisce la prescrizione estintiva solamente l’onere di allegare l’inerzia del titolare del diritto dedotto in giudizio e di manifestare la volontà di avvalersene, non anche di tipizzare l’eccezione secondo una delle varie ipotesi previste dalla legge, ossia di specificare a quale tra le prescrizioni, diverse per durata intenda riferirsi, spettando al giudice stabilire se, in relazione alla domanda che può conoscere nel merito e al diritto applicabile nel caso concreto, la prescrizione sia maturata.
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