11 Ott Crisi aziendale: è legittimo lo scostamento dai parametri del settore
E’ nullo l’accertamento induttivo dei redditi di un’azienda in crisi, con contabilità regolare, fondato sul solo scostamento fra la percentuale di ricarico apllicata e quella mediamente riscontrata nel settore di appartenza del contribuente
Il caso
La fattispecie scaturisce dalla notifica di un avviso di accertamento ad un’azienda napoletana che, in una fase di crisi economica, aveva applicato delle medie di ricarico inferiori a quelle di settore.
Ciò ha generato un contenzioso con il Fisco, il quale col suddetto avviso, ha paventato la violazione dell’art. 39 primo comma, lett. d), con evasione di ricavi per circa 40 milioni determinati sulla base di una percentuale di ricarico del costo del venduto nella misura del 60% desunta dalla situazione della categoria economia del contribuente.
Nei due giudizi di merito venivano accolte le tesi difensive, in particolare la CTR Campania ha osservato che l’accertamento in questione era illegittimo in quanto non si fondava su circostanze gravi, precise e concordanti, specie per la mancanza di rilievi di sorta sulla regolarità ed attendibilità della contabilità tenuta dal contribuente.
L’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’ Economia e delle Finanze sostengono, in sede di ricorso per cassazione, che la percentuale di ricarico del 60% era quella risultante per le aziende del ramo degli studi di settore e che lo scostamento dei ricavi dichiarati rispetto a tali parametri integra di per sé una fattispecie di presunzioni gravi, precise e concordanti, che riversa sul contribuente la prova della erroneità dell’accertamento.
La Suprema Corte rigetta il ricorso, confermando il pregresso, nonché il costante orientamento in tema di percentuali di ricarico.