Cass. pen. n. 10270 del 13 marzo 2001
Testo massima n. 1
La violazione delle prescrizioni previste per il regime della detenzione domiciliare a norma dell'art. 47 ter, ottavo comma, dell'ordinamento penitenziario integra automaticamente il reato di evasione di cui all'art. 385 c.p., in quanto alla detenzione domiciliare non è applicabile il regime previsto per la semilibertà dall'art. 51 dello stesso ord. pen. che prevede un periodo di «assenza tollerata», quantificato in dodici ore, entro il quale la sanzione prevista in caso di ritardato rientro in istituto non è di natura penale ma solo disciplinare. (Nel caso di specie la Corte ha ritenuto che non si potesse applicare il regime più favorevole previsto per i semiliberi ad un soggetto che si trovava in stato di detenzione domiciliare e che aveva ritardato di un quarto d'ora il suo rientro al termine dell'attività lavorativa cui era autorizzato).